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PEAK si addentra nel mondo della stampa 3D

By Dicembre 22, 2022Ottobre 16th, 2023Case study, stampa 3D

PEAK, marchio leader nel settore dell’abbigliamento, si addentra nel settore dell’additive manufacturing

PEAK è un marchio leader nel settore dell’abbigliamento, fondato in Cina nel 1989.

Nel 2017, PEAK è diventato uno dei pionieri nella produzione di calzature con la stampa 3D.

Nel dicembre 2021, l’azienda ha rilasciato la serie Future Fusion 3.0xSeapool, sneakers da ginnastica stampate in 3D dalla tomaia in materiale termosensibile, con una tiratura limitata di 199 paia.

Da anni PEAK ha implementato la tecnologia di stampa 3D nella sua manifattura.

Dall’introduzione dell’additive manufacturing nella sua azienda, il rilascio di scarpe da basket stampate in 3D si è intensificato e i miglioramenti apportati dalla stampa 3D ai prodotti PEAK sono evidenti.

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Rinascita vs. rinnovamento

PEAK ha rivoluzionato il suo sistema produttivo, incentrandolo intorno alla stampa 3D.

Future Fusion 3.0xSeapool ha una tomaia realizzata con la tecnologia FFF (Fused Filament Fabrication) di Raise3D.

Questa tomaia è formata direttamente impilando successivamente numerosi strati di filamento.

Per ogni strato, la stampante FFF utilizza un materiale colorato come un filo di 0,4-0,8mm di diametro, seguendo un pattern predeterminato che forma un modello a griglia.

Pertanto, la stampante FFF può disegnare ogni strato con un modello e un colore diversi, dando la possibilità di scegliere tra tantissime combinazioni creative.

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PEAK ha ripensato così il suo processo produttivo delle sneakers, rendendolo, grazie alla stampa 3D, più veloce e più flessibile.

Grazie a una soluzione di stampa FFF integrata, PEAK ha sostituito le otto procedure flyknit originali di creazione della tomaia con tre nuove procedure.

Grazie all’elevato livello di digitalizzazione della stampa FFF, le nuove procedure sono molto efficienti quando si tratta di quantità e domanda variabili.

Rispetto al flyknit, il software di stampa 3D genera automaticamente i percorsi di stampa e il relativo codice di comando della macchina.

Una stampante 3D è molto più facile da calibrare in termini di carico e scarico dei materiali e realizza tomaie in qualsiasi modello o combinazione. Inoltre, queste caratteristiche portano alla riduzione dei costi e dei tempi.

Grazie all’automazione e alla digitalizzazione, la stampa 3D consente una prototipazione rapida di tomaie e intersuole funzionali che possono essere assemblate e indossate direttamente.

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Un lancio veloce con la produzione flessibile

La produzione in lotti di 199 paia di Future Fusion3.0xSeapool è stata molto veloce.

Una volta confermato il progetto CAD, la fase di produzione della stampa 3D può iniziare immediatamente e senza soluzione di continuità.

Prima che la stampante 3D entri in funzione, un ingegnere deve importare il file CAD confermato in ideaMaker. Questo file viene quindi “sliceato” o trasformato in un codice di comando calcolato (meglio noto come file .gcode), che a sua volta viene caricato sulla stampante 3D.

In seguito, la fabbricazione e l’assemblaggio richiedono solo dieci giorni di lavoro. Le tomaie e le suole intermedie delle sneakers sono stampate in 3D simultaneamente nel corso di quattro giorni. Ci vogliono due giorni per raccogliere tutti i componenti stampati in 3D e altri tre giorni per passare alla fase di assemblaggio.

Le stampanti multiple che lavorano in sincrono richiedono poca manodopera e le 199 paia di tomaie sono state completate in quattro giorni.

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La stampa 3D comporta un costo di produzione per unità molto più basso nei lotti di dimensioni contenute.

Normalmente, la produzione di massa di tomaie di scarpe può essere ottenuta soltanto con la lavorazione a maglia e il taglio. Richiede, innanzitutto, un investimento estremamente elevato, pari a circa 25.000 dollari, per l’acquisto di un singolo set di attrezzature adatte. Per ogni ciclo di lavorazione, inoltre, è necessaria un’elevata quantità di materiale.

Pertanto, fabbricare 199 paia di tomaie con questa modalità comporterebbe costi irragionevolmente alti.

Tuttavia, la tecnologia di stampa Raise3D adottata da PEAK è economica e in grado di produrre un elevato numero di tomaie. In più, l’efficienza dei costi di produzione molto probabilmente migliorerà ulteriormente con l’evoluzione dell’additive manufacturing.

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L’evoluzione della sneaker stampata in 3D di Peak

Il mercato è stato testimone degli sforzi e dei successivi successi di PEAK nell’implementazione della produzione con la stampa 3D.

A partire dalla serie Future, PEAK ha ampliato la famiglia della stampa 3D con le serie Future Fusion, Future E e Future Alpha.

Dall’inizio delle sue sperimentazioni con la stampa 3D, PEAK ha riconosciuto che la tecnologia FFF è più conveniente per la produzione in lotti e può stampare con materiali flessibili, una caratteristica essenziale per le tomaie.

Un esempio di materiale flessibile che può essere stampato da una stampante FFF e che soddisfa i requisiti di flessibilità delle tomaie è il TPU (poliuretano termoplastico).

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La serie Future Fusion si sta evolvendo a livello di prodotto e di produzione sfruttando al massimo la stampa 3D.

Confrontando la versione 3.0 con la versione 2.0, la prima non solo presenta innovazioni nel design, come gli accessori della tomaia staccabili, ma anche miglioramenti nell’efficienza dei costi di produzione.

Le soluzioni di Raise3D hanno fornito una tecnologia di stampa FFF ottimizzata per PEAK, soddisfacendo i criteri di velocità, controllo e precisione della stampa.

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La trasformazione dell’industria calzaturiera in ottica 3D richiede il supporto di fornitori di soluzioni tecnologiche complete.

Per implementare la manifattura flessibile, i produttori devono integrare digitalizzazione, materiali e macchinari.

Quando ci saranno produttori desiderosi e concentrati sull’implementazione della stampa 3D come PEAK, la capacità della soluzione FFF di Raise3D sarà il loro più forte alleato!

Trovi l’articolo originale sul blog di Raise3D.

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