Il PLA è uno dei materiali più facili da usare e più accessibili sul mercato. Al di là dell’ampia gamma di colori in cui si presenta, salta immediatamente all’occhio la sua versione trasparente.
BCN3D Technologies ci insegna come stampare il materiale trasparente e come raggiungere in maniera ottimale la sua trasparenza distintiva.
Ottenere un PLA totalmente trasparente è molto difficile, ma è possibile lavorare su alcune sue caratteristiche in maniera tale da renderlo il più traslucido possibile.
I fattori fondamentali da tenere in considerazione sono:
L’altezza del layer
Il riempimento
L’adesione e la lucentezza dello strato
L’attività di post-process
Altezza del layer
Quando la luce filtra attraverso il materiale, la sua dispersione è maggiore se attraversa un cambio di layer, piuttosto che lo strato stesso. Quindi, maggiore sarà l’altezza dello strato, minore sarà il numero di cambi di layers, e, conseguentemente, più facile il filtraggio della luce attraverso l’oggetto.
Si consiglia di impostare un’altezza del layer maggiore di 0,4mm e di ricorrere a ugelli di grande diametro, come 0,8mm o, addirittura, 1cm.
Riempimento
Le stampe 3D non sono mai né totalmente piene, né totalmente cave, ma presentano un determinato livello di densità interna che influisce sulle loro caratteristiche tecniche e meccaniche.
Il riempimento, naturalmente, non contribuisce a raggiungere una buona trasparenza.
Pertanto, se eliminare del tutto il riempimento non è fattibile in termini di perfomance ricercata del componente, è consigliabile ridurre la visibilità dell’infill, ricorrendo a un modello di riempimento concentrico.
Adesione e lucentezza dello strato
Come abbiamo detto, un fattore che riduce la trasparenza dell’oggetto è la saldatura tra gli strati, quindi più gli strati saranno vicini tra loro, maggiore sarà la trasparenza del nostro componente.
Per ottenere una finitura più lucida e una maggiore saldatura tra gli strati, è consigliabile stampare più lentamente, intorno ai 20mm/s, e a una temperatura più elevata, entro, naturalmente, i limiti consigliati dal produttore.
Attività di post-process
Tra i tanti processi di post-process applicabili alla stampa 3D, se si vuole ottenere una finitura trasparente, è utile ricorrere alla vaporizzazione con solvente, che contribuisce a levigare i layers.
Si può ricorrere o a una lucidatrice a vapore, che consente di controllare autonomamente la durata del processo e la quantità di solvente utilizzata, o a uno spruzzatore.
In tal caso, ci sono alcune cose da tenere a mente:
pulire il componente con acqua dopo avere applicato il solvente
applicare soltanto un sottile strato di solvente, evitando gli accumuli di prodotto
se il componente è cavo, non immergerlo in acqua, ma usare uno spruzzatore
aspettare almeno 30 minuti prima di dare una seconda passata di solvente
In ogni caso, è consigliabile non lasciare l’oggetto a contatto con il solvente per più di 10 minuti e, soprattutto, eseguire il processo in un ambiente ventilato e chiaro.