Nonostante tantissime industrie, di tantissime filiere differenti, si stiano affacciando di anno in anno all’additive manufacturing, i modelli di alcuni oggetti di uso comune, come gli utensili da cucina, sono tuttora difficili da trovare.
Perché un metodo produttivo tanto versatile fatica a trovare applicazione in ambito alimentare?
La stampa 3D è food-safe?
Ciò che mette effettivamente a rischio la sicurezza di chi usa l’utensile da cucina in 3D è il fatto che è facile che tra i layers della stampa si annidino batteri difficili da rimuovere, che continuano a crescere anche una volta lavati e disinfettati i componenti.
Tuttavia, ci sono alcuni accorgimenti che contribuiscono a realizzare dei modelli 3D food-safe.
I filamenti food-safe
Naturalmente, la tossicità del singolo filamento varia al variare del materiale di cui è costituito.
Tra i filamenti diffusi nelle manifatture comuni, PLA e PETG sono i meno tossici e, infatti, sono usati normalmente nell’industria alimentare, ma esistono sul mercato, anche se molto costosi, filamenti food-safe che bloccano la diffusione dei batteri.
Come stampare oggetti a uso alimentare
1. Pulire la stampante
Partendo dall’estrusore, è necessario pulire accuratamente tutto il macchinario.
I residui di altri filamenti e di colla, nonché di tossine e di agenti chimici, non devono essere sottovalutati.
2. Caricare un filamento sicuro
Una volta disinfettata la stampante, caricare un filamento food-safe, come PLA o PETG. Caricato il filamento, è necessario attendere che l’estrusore espella totalmente i filamenti residui, così che non ci sia alcun contatto e contaminazione.
3. Stampare il modello
Una maggiore densità interna assicura all’oggetto maggiore resistenza e durabilità. Inoltre, è consigliabile mantenere il layer abbastanza sottile, in maniera tale da garantire una corretta adesione tra gli strati. Una volta terminata la stampa, rimuovere l’oggetto con estrema cura e attenzione.
4. Applicare un rivestimento food-safe
Per evitare che i batteri si accumulino tra i layers, è necessario ricoprire il modello e le fessure tra uno strato e l’altro con un materiale non tossico. Resina e silicone sono adatti allo scopo, essendo non tossici e resistenti al calore. Una volta applicato uno strato sottile di materiale su tutto il modello e lasciato asciugare, con un veloce risciacquo otteniamo un prodotto 3D food-safe!
Alcuni suggerimenti
Lavaggio in lavastoviglie
Una lavastoviglie raggiunge facilmente i 60°C. Se il modello non è realizzato in un materiale resistente al calore, come il PLA, è facile che la lavastoviglie danneggi l’utensile.
Tossicità del colore
Le sostanze che sono mescolate al filamento e che conferiscono al materiale il suo colore solitamente modificano le proprietà chimiche del filamento a cui sono state aggiunte. Quindi, anche se il filamento usato è sicuro, è bene fare attenzione alla tossicità del suo colore.
Materiale dell’ugello
Gli ugelli sono, solitamente, fabbricati in ottone: tuttavia, l’ottone è un materiale tossico che, se ingerito regolarmente, è molto rischioso per la salute dell’uomo. Meglio utilizzare un ugello in acciaio inossidabile, che ha meno probabilità di rilasciare tossine nell’oggetto stampato.