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Plastici architettonici e stampanti 3D

By Luglio 19, 2022stampa 3D

Oggi, grazie alle stampanti 3D, è in corso una rivoluzione nel mondo dell’architettura e dell’interior design; è possibile realizzare in poco tempo progetti che fino a qualche anno fa richiedevano moltissimo tempo e manualità. Ad oggi, designer e architetti utilizzano abitualmente le stampanti 3D per il fatto che permettono di ottenere oggetti e forme complesse e ridurre drasticamente tempi e costi di sviluppo di nuovi prodotti. Grazie anche alle nuove tecnologie digitali di stampa 3D, si è ridotta notevolmente la distanza tra il mondo digitale e il mondo fisico e si è agevolata la creazione rapida ed economica di plastici architettonici direttamente da disegni digitali.

Perché stampare plastici architettonici in 3D?

La creazione di plastici è un’attività manuale dove si lavorano materiali tipo ceramica, legno, cartone e molti altri, questo richiede molto tempo, infatti adesso la maggior parte degli studi di architettura hanno accesso ad una gamma molto più ampia di strumenti come stampanti 3D, fresatrici CNC e frese laser le quali riducono notevolmente la manodopera e i tempi di lavoro.

Con questi moderni processi di stampa 3D gli architetti e i modellisti possono accelerare il processo di realizzazione di plastici architettonici, trasformare i disegni CAD direttamente in plastici 3D con un livello di precisione molto alto, mettere in evidenza aree specifiche con i disegni in 2D era molto difficile ed anche sviluppare parti con un design complesso il quale è molto complicato farlo a mano.

modello plastico architettonico

Scelta di una stampante 3D per plastici architettonici

Esistono varie tecnologie di stampa, le più popolari per la stampa 3D di plastici architettonici sono la stereolitografia (SLA), la modellazione a deposizione fusa (FDM), la sinterizzazione laser selettiva (SLS) e la stampa binder jetting.

Stereolitografia (SLA)

E’ una delle tecnologie più diffuse, le stampanti LSA usano un laser per polimerizzare la resina liquida trasformandola in plastica indurita, le parti stampate presentano la migliore risoluzione e precisione rispetto alle altre tecnologie di stampa 3D. Sul nostro sito potete trovare le stampanti Formlabs, tra le migliori in circolazione, che utilizzano questa la tecnologia.

prototipo stampato con la tecnologia SLA

Modellazione a deposizione fusa (FDM)

La modellazione a deposizione fusa (FDM), nota anche come fabbricazione a fusione di filamento (FFF), è la forma di stampa 3D più diffusa tra i consumatori, le stampanti 3D FDM creano le parti fondendo ed estrudendo un filamento termoplastico, che un ugello di stampa deposita strato per strato nell’area di stampa. La stampa FDM non è l’opzione più adatta per la stampa di design complessi o parti con dettagli elaborati. I nostri migliori marchi che utilizzano questo tipo di tecnologia sono Ultimaker, Raise3D e BCN3D.

prototipo stampato con la tecnologia FDM

Sinterizzazione laser selettiva (SLS)

La sinterizzazione laser selettiva è la tecnologia di produzione additiva più comune per le applicazioni industriali. Le stampanti 3D SLS utilizzano un laser ad alta potenza per fondere piccole particelle di polvere di polimeri. La sinterizzazione laser selettiva (SLS) è ideale per figure geometriche complesse. Una delle migliori stampanti che utilizza questa tecnologia è la Formlabs Fuse 1.

modelli stampati con la tecnologia SLS

Binder Jetting

La tecnologia di stampa 3D binder jetting è simile alla stampa SLS, ma per legare il materiale di arenaria in polvere usa un agente legante colorato al posto del calore. Le stampanti binder jetting consentono di produrre plastici architettonici 3D vividi a colori.

modello a colori stampato con la tecnologia binder jetting

 

Le nostre stampanti Formlabs durante la Milano design week hanno realizzato pezzo per pezzo un modello architettonico di un progetto dello studio di architettura OMA, la Très Grande Bibliothèque, potete trovare l’articolo qui.

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