Il colosso dell’elettronica Bosch si avvicina alla stampa 3D
Molte aziende italiane non prendono in considerazione l’implementazione delle tecnologie additive all’interno della loro filiera.
Nonostante le sue potenzialità siano ancora abbastanza sconosciute, stampa 3D consente, tra le tante cose, di velocizzare ed economizzare il processo di prototipazione e di realizzazione di parti di ricambio.
Bosch, colosso nel mondo della tecnologia, ha invece iniziato ad utilizzare la stampa 3D in un suo stabilimento in Francia, a Mondeville.
Le estremità dei robot di Bosch usati nella linea di produzione sono soggette ad usura e rottura frequenti.
I costi di riparazione si aggirano intorno ai 450 euro per kit.
Grazie alle stampanti Zortrax, è stato possibile riprodurre le estremità con un materiale più resistente ed economico, abbattendo così i costi e i tempi di fermo delle macchine.
Grazie all’implementazione della tecnologia 3D, Bosch ha potuto prolungare la vita dei componenti, risparmiando 80.000 euro all’anno.